Lo Sai che......
CRIMINI INGEGNOSI:
A volte non si può fare a meno di ammirare l’audacia di alcuni crimini: una delle più spettacolari rapine avvenute nel lontano 1971 quando, D.B. Cooper - dirottatore del Boeing 727 – nei cieli sopra gli Stati Uniti nordoccidentali, lasciò la scena del delitto con un paracadute portando con sé un riscatto di 200.000 dollari in banconote da 20.
Articolo a cura di C. Iorio
FUGA DA ALCATRAZ:
Evadere dal penitenziario di massima sicurezza di Alcatraz era un’impresa aurdua a causa anche della sua posizione isolata e inospitale, circondato dalle forti correnti e dalle fredde acque della baia di San Francisco.
Negli anni, in totale, furono 36 i detenuti che cercarono di evadere in 14 tentativi di fuga diversi: 23 furono catturati, 6 uccisi a colpi di pistola e 2 morirono annegati, mentre 5 sono stati considerati “presunti annegati”, tra questi i fratelli John e Clarence Anglin e Frank Lee Morris.
Alla fine del 1961, i fratelli Anglin, Morris e West, tutti detenuti presso il penitenziario, strinsero amicizia e da lì scaturì la decisione di una fuga.
Il piano fu portato a termine nella notte dell’11 giugno 1962: riuscirono ad evadere dal penitenziario solo i fratelli Anglin e Morris, mentre West, ultimo nella fuga, per le ridotte dimensioni del foro del cunicolo che avevano scavato non riuscì nell’intento.
La fuga fu scoperta la mattina successiva e le massicce ricerche nei 10 giorni a seguire non sortirono alcun esito.
Una volta scoperta l’evasione, West acconsentì a collaborare con gli investigatori in cambio dell’annullamento della pena per la sua partecipazione al complotto.
Il 31 dicembre 1979, dopo ben 17 anni di indagini, l’FBI chiuse il caso: secondo il rapporto ufficiale, i fuggitivi, nell’intento di raggiungere Angel Island, fossero annegati nelle gelide acque della baia.
Nell’ottobre del 2015 la famiglia Anglin diede un nuovo impulso al caso consegnando agli investigatori delle cartoline natalizie che i fratelli Anglin avrebbero inviato alla madre nei tre anni successivi all’evasione.
Articolo a cura di C. Iorio
RAPINA ALL'HATTON GARDEN:
Per questa rapina avvenuta nell’aprile del 2015, furono riconosciute colpevoli ed arrestate sette persone, mentre l’ottava, tale BASIL, riuscì a fuggire.
Danny Jones, detto appunto Basil - ex poliziotto – era colui che aveva progettato la rapina e il più esperto della banda; mentre raggiungeva il furgone che lo attendeva, si preoccupò di coprirsi il volto con una busta.
Si pensa che fosse lui l’infiltrato che aveva utilizzato un mazzo di chiavi per avere accesso all’edificio superando i vari livelli di sicurezza: sia Basil che il bottino – gioielli, oro e pietre preziose – del valore di 10 milioni di sterline, sono svaniti nel nulla.
Articolo a cura di C. Iorio
UN AMORE CHE FA MALE:
Ciascuno di noi ha una propria concezione di “amore” però, la maggior parte delle persone è d’accordo su un punto: l’amore che ci dà l’altra persone dovrebbe elevarci, far emergere la parte migliore di noi e ciò dovrebbe contribuire a far crescere l’amore per noi stessi. Anche se il partner non apprezza alcuni dei nostri comportamenti e quindi siamo soggetti alle sue critiche, queste dovrebbero essere costruttive tali da unirci ancora di più a lui/lei generando il piacere di stare insieme. Al contrario, le relazioni con un manipolatore/manipolatrice portano a far diminuire notevolmente la nostra autostima mettendola a dura prova. Ciò fa sì che la fiducia nelle nostre capacità va a diminuire fino a sparire facendo posto al dubbio e al senso di colpa: il nostro pensiero positivo svanisce.
Articolo a cura di C. Iorio
IL CORAGGIO DI UNA SEPARAZIONE:
In una relazione matrimoniale tossica, andar via non equivale a fuggire; la preparazione delle pratiche necessarie per separarsi da chi fa soffrire è “paradossalmente” difficile.
La separazione e/o il divorzio per il manipolatore non è altro che una sfida con la Legge e prova piacere nel prendersene gioco imponendo le proprie regole al partner. Inizia così la nuova strategia del manipolatore: la vittima è costretta a subire nuove mortificazioni, a sentire bugie sbalorditive, a fare una caccia alle prove, alla ricerca di un sostegno sociale, giuridico e psicologico.
Nessuna delle persone costrette ad affrontare una vera e propria battaglia legale, rimpiange di aver lasciato il suo compagno manipolatore bensì, si sente colpevole di ciò che ha fatto.
Articolo a cura di C. Iorio
LA TORTURA MEDIEVALE:
Dal XII secolo, in Europa si diffuse la tortura quale mezzo per ottenere la confessione di un sospettato o come castigo per un crimine commesso.
Nel 1252, papa Innocenzo IV autorizzò gli inquisitori ad usare questa pratica affinchè i sospettati di eresia, confessassero. Questo esercizio era molto usato ed anche molto efficaceper gli autori di crimine contro la fede.
Tra le tecniche usate, spiccavano l’ustione, la mutilazione e la decapitazione.
Spesso la tortura si trasformava in uno spettacolo pubblico e in molti casi era il preludio ad un’esecuzione pubblica.
Articolo a cura di C. Iorio